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Cappella di San Severo


La Cappella di San Severo, situata nel cuore del centro storico di Napoli, è uno dei luoghi più straordinari dal punto di vista artistico e culturale della città. La cappella è comunemente nota anche come la “Cappella Sansevero”. È dedicata a San Severo, ma è più nota per ospitare una delle sculture più straordinarie e misteriose del mondo, il “Cristo Velato” di Giuseppe Sanmartino.

Ecco alcune informazioni chiave sulla Cappella di San Severo:

  1. Cristo Velato: La principale attrazione della cappella è la scultura del “Cristo Velato” di Giuseppe Sanmartino, realizzata nel 1753. Questa opera d’arte rappresenta il corpo di Cristo coperto da un velo, e l’abilità tecnica e l’espressione artistica del velo trasparente che sembra coprire il corpo sono straordinarie.
  2. Capodimonte Cristo Nero: Accanto al “Cristo Velato”, c’è un’altra statua di Gesù, conosciuta come il “Capodimonte Cristo Nero”. È un’opera del XVII secolo scolpita in legno di ebano e di notevole bellezza.
  3. Museo e Cripta: La Cappella di San Severo funge anche da museo, ospitando una varietà di opere d’arte, tra cui dipinti e sculture. Nella cripta della cappella, sono sepolti membri della famiglia Sansevero, che contribuirono alla realizzazione della cappella.
  4. Esoterismo e mistero: La cappella è circondata da leggende e misteri, alcuni dei quali potrebbero essere legati a credenze esoteriche e massoniche dell’epoca. Ad esempio, è stato suggerito che il velo sul “Cristo Velato” è talmente realistico che ha portato a teorie sulla possibilità di un trattamento chimico per rendere il marmo così trasparente.

La Cappella di San Severo è una destinazione imperdibile per gli amanti dell’arte e della storia che visitano Napoli. Tuttavia, è consigliabile verificare gli orari di apertura prima di pianificare la visita, poiché potrebbero variare.

La Cappella Sansevero

Una Meraviglia del Barocco Napoletano

La Cappella Sansevero, conosciuta anche come chiesa di Santa Maria della Pietà o Pietatella, è uno dei musei più importanti di Napoli. Situata nelle vicinanze della piazza San Domenico Maggiore, questa chiesa sconsacrata è attigua al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero, dal quale era separata da un vicolo un tempo sormontato da un ponte sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere privatamente al luogo di culto.

Opere Straordinarie

Cristo Velato

Il capolavoro più celebre della Cappella Sansevero è il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, noto in tutto il mondo per il suo velo marmoreo che sembra adagiarsi sul corpo di Cristo. Questa opera straordinaria è un esempio impressionante dell’abilità scultorea del Sanmartino.

Pudicizia e Disinganno

Altre opere di rilievo includono la Pudicizia di Antonio Corradini e il Disinganno di Francesco Queirolo. Entrambe le sculture sono ricche di simbolismi e dettagli che le rendono uniche nel loro genere.

Macchine Anatomiche

Uno degli aspetti più curiosi della cappella sono le Macchine Anatomiche, due corpi totalmente scarnificati che mostrano in dettaglio l’intero sistema circolatorio. Queste opere, realizzate dal medico palermitano Giuseppe Salerno sotto la direzione di Raimondo di Sangro, sono tuttora avvolte nel mistero per la precisione e il realismo con cui sono state eseguite.

Un Tempio Massonico

Oltre a essere un luogo di culto, la Cappella Sansevero è un tempio massonico carico di simbologie. Il genio e il carisma di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, si riflettono nell’apparato artistico settecentesco della cappella.

Leggende e Storia

Due leggende circondano la cappella. Una racconta che la chiesa sia stata eretta su un antico tempio dedicato alla dea Iside. Un’altra, riportata nel 1623 da Cesare d’Engenio Caracciolo nel suo Napoli Sacra, narra del miracolo di un uomo ingiustamente arrestato che, votatosi alla Santa Vergine, vide crollare parte del muro, rivelando un dipinto della Vergine. Questo miracolo portò alla dedicazione della chiesa a Santa Maria della Pietà.

La Devozione Popolare

Il luogo sacro divenne presto meta di pellegrinaggio e invocazioni. Anche il duca di Torremaggiore, Giovan Francesco di Sangro, colpito da una grave malattia, si votò a questa Madonna e, recuperata la salute, fece erigere la cappella.

Origini e Ampliamenti

I lavori edili per la costruzione della chiesetta gentilizia iniziarono nel 1593. Alessandro di Sansevero, figlio di Giovan Francesco, ampliò la costruzione per renderla degna di accogliere le spoglie della famiglia. Nel Seicento, la cappella era già un luogo di elevato valore artistico.

Il Settecento: Un Nuovo Splendore

Nel Settecento, Raimondo di Sangro riorganizzò la cappella, commissionando opere d’arte a artisti di fama internazionale come Giuseppe Sanmartino, Antonio Corradini, e Francesco Queirolo. Il suo impegno e la sua passione per l’arte e la scienza resero la cappella un vero e proprio scrigno di bellezze artistiche e simboliche.

Eventi e Riconoscimenti

Nel corso del tempo, la cappella è diventata anche uno spazio per eventi culturali e concerti. Nel 2013, TripAdvisor ha assegnato alla Cappella Sansevero il Travellers Choice Attractions 2013, riconoscendola come il museo italiano più apprezzato dagli utenti del portale.

Architettura

La facciata della cappella, semplice e sobria, si apre sulla stretta via Francesco de Sanctis. L’interno, tipica espressione del barocco napoletano, è costituito da una navata unica con cappellette laterali e un’area del presbiterio separata da un grande arco.

Progetto Iconografico

Il progetto iconografico della cappella è attentamente studiato. Le dieci statue delle Virtù rappresentano le tappe di un cammino spirituale, paragonabile a quello dell’iniziato massone. Ogni statua è carica di significati allegorici e simbolici.

Visitare questo capolavoro del barocco napoletano è un’esperienza indimenticabile, dove bellezza e fede si incontrano in un perfetto equilibrio.

La Cappella Sansevero è un must per chi visita Napoli, offrendo una rara combinazione di arte, storia e mistero che continua a incantare visitatori da tutto il mondo.

Affreschi e Decorazioni

Gloria del Paradiso

Appena entrati nella Cappella Sansevero, lo sguardo è immediatamente catturato dalla magnifica volta affrescata da Francesco Maria Russo nel 1749. L’affresco, noto come Gloria del Paradiso o Paradiso dei di Sangro, rappresenta un trionfo celestiale dominato dalla colomba dello Spirito Santo, circondata da angeli e figure sacre. I colori vividi e sgargianti, frutto di una speciale miscela di pigmenti ideata da Raimondo di Sangro, non hanno perso la loro brillantezza nel corso dei secoli.

Le Finestre e i Medaglioni

La volta è incorniciata da sei finestre strombate, che illuminano la cappella con una luce naturale soffusa. Tra le finestre, sei medaglioni monocromi raffigurano i santi protettori della famiglia di Sangro: San Berardo di Teramo, San Berardo cardinale dei Marsi, Santa Filippa Mareri, San Oderisio, San Randisio e Santa Rosalia.

Il Pavimento Labirintico

Uno degli elementi più affascinanti, purtroppo non più visibile nella sua forma originale, è il pavimento labirintico, progettato da Francesco Celebrano. Questo motivo, simbolo del percorso dell’iniziato massone verso la conoscenza, era costituito da intarsi marmorei bianchi e neri, rappresentanti un intricato labirinto di croci gammate e quadrati concentrici. Purtroppo, un’infiltrazione d’acqua nel 1889 danneggiò gravemente il pavimento, che fu sostituito con l’attuale pavimentazione in cotto napoletano.

Progetto Iconografico e Simbolismo

Le Virtù

Il progetto iconografico della Cappella Sansevero è un viaggio attraverso le Virtù, rappresentate da dieci statue addossate ai pilastri della navata. Ognuna di queste opere, dedicate alle consorti dei principi di Sangro, incarna un preciso significato allegorico e massonico. Tra queste, il Disinganno di Francesco Queirolo, la Pudicizia di Antonio Corradini e la Sinceritàdi Francesco Queirolo sono particolarmente notevoli per la loro bellezza e per i profondi simbolismi esoterici.

Significati Massonici

La Cappella Sansevero è intrisa di simbolismi massonici. Il percorso delle Virtù rappresenta le tappe del cammino spirituale dell’iniziato. Il Cristo Velato, posizionato al centro della navata, simboleggia la resurrezione e la rinascita, temi cari alla simbologia massonica. La presenza di elementi come il caduceo nella statua della Sincerità e il pavimento labirintico sottolineano ulteriormente l’importanza delle conoscenze esoteriche.

La Cavea Sotterranea

Nelle intenzioni di Raimondo di Sangro, la cavea sotterranea doveva essere un tempio ipogeico per le spoglie dei suoi discendenti. Questo ambiente suggestivo, illuminato da una cupola con finestre, doveva ospitare il Cristo Velato e due lampade eterne, ideate dallo stesso Principe. Oggi, la cavea ospita le macchine anatomiche, che continuano ad affascinare e inquietare i visitatori con il loro realismo.

Un’Esperienza Indimenticabile

Visitare la Cappella Sansevero è un’esperienza che va oltre la semplice ammirazione delle opere d’arte. È un viaggio nel tempo, nella storia e nella mente di un uomo straordinario come Raimondo di Sangro, il cui genio ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura napoletana. Ogni dettaglio, ogni simbolo, ogni opera racconta una storia e invita il visitatore a esplorare i misteri e le meraviglie di questo luogo unico.

Informazioni per i Visitatori

La Cappella Sansevero è aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 9:00 alle 19:00. È situata in via Francesco de Sanctis 19/21, a pochi passi dalla piazza San Domenico Maggiore. Per informazioni sui biglietti e sugli eventi speciali, è possibile visitare il sito ufficiale della Cappella Sansevero.

Non perdete l’occasione di immergervi nella bellezza e nel mistero di uno dei luoghi più affascinanti di Napoli. La Cappella Sansevero vi aspetta per svelarvi i suoi segreti e regalarvi un’esperienza indimenticabile.

Esplorando le Opere Principali

Cristo Velato

Il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino è senza dubbio l’opera più celebre della Cappella Sansevero. Questa scultura marmorea del 1753 rappresenta Cristo disteso su un materasso, coperto da un sudario che aderisce perfettamente al corpo, mettendo in risalto le ferite della Passione. La straordinaria abilità di Sanmartino nel lavorare il marmo ha portato molti a credere che il velo fosse un vero tessuto trasformato in pietra attraverso un processo alchemico. Tuttavia, analisi scientifiche hanno confermato che il velo è stato scolpito direttamente dal marmo.

Disinganno

Il Disinganno di Francesco Queirolo è dedicato al padre del Principe Raimondo, Antonio di Sangro. Questa scultura rappresenta un uomo che si libera da una rete con l’aiuto di un angelo. La rete, finemente scolpita, simboleggia i peccati e le debolezze umane da cui l’uomo deve liberarsi per raggiungere la salvezza. L’opera è un capolavoro di virtuosismo tecnico e simbolico, rappresentando il percorso di purificazione e redenzione spirituale.

Pudicizia

La Pudicizia di Antonio Corradini è dedicata a Cecilia Gaetani dell’Aquila d’Aragona, madre del Principe Raimondo. La scultura raffigura una figura femminile velata, simbolo di purezza e modestia. Il velo, finemente scolpito, aderisce alle forme del corpo della donna, rivelando la sua bellezza senza svelarla completamente. La Pudicizia è considerata uno dei capolavori di Corradini e un simbolo della ricerca della verità e della conoscenza.

Macchine Anatomiche

Nella cavea sotterranea della Cappella Sansevero sono esposte le macchine anatomiche, due scheletri umani con il sistema circolatorio riprodotto in modo dettagliato. Questi modelli furono realizzati dal medico palermitano Giuseppe Salerno sotto la supervisione del Principe Raimondo di Sangro. La precisione della rappresentazione delle vene e delle arterie ha alimentato leggende sulla loro origine, alcune delle quali suggeriscono che furono create utilizzando veri tessuti umani attraverso misteriosi processi alchemici.

Monumenti Funebri

La cappella ospita diversi monumenti funebri dedicati ai membri della famiglia di Sangro. Tra questi, spiccano:

  • Monumento a Giovan Francesco di Sangro, terzo principe di Sansevero, attribuito a Antonio Corradini. La statua rappresenta un angelo piangente che veglia sul sarcofago del principe.
  • Monumento a Paolo di Sangro, quarto principe, realizzato da Bernardo Landini e Giulio Mencaglia. Raffigura il principe in armatura, con una decorazione di marmi policromi.
  • Monumento ad Alessandro di Sangro, patriarca di Alessandria, opera di un artista ignoto, con una semplice e sobria rappresentazione del defunto in abiti ecclesiastici.

Altri Capolavori

Altare Maggiore

L’altare maggiore della cappella è dominato dall’altorilievo della Deposizione, realizzato da Francesco Celebrano. Quest’opera drammatica rappresenta il momento in cui Cristo viene deposto dalla croce, circondato da figure afflitte come Maria e la Maddalena. L’opera è un esempio di tardo barocco napoletano, con elementi che sembrano voler fuoriuscire dagli spazi confinati.

Ritratto di Vincenzo di Sangro

Il ritratto di Vincenzo di Sangro di Carlo Amalfi è collocato sopra una bara decorata da putti. Spesso erroneamente identificato come ritratto di Raimondo di Sangro, l’opera raffigura il figlio del principe, in abiti aristocratici con insegne di cavaliere.

Eventi e Riconoscimenti

Oltre a essere un museo, la Cappella Sansevero è anche un importante spazio culturale. Eventi di letteratura, musica e teatro sono spesso organizzati all’interno della cappella. Nel 2013, TripAdvisor ha assegnato alla Cappella Sansevero il Travellers Choice Attractions 2013, riconoscendola come il museo italiano più apprezzato dagli utenti del portale, superando addirittura i Musei Vaticani e la Galleria degli Uffizi.

Visita alla Cappella Sansevero

La visita alla Cappella Sansevero offre un’esperienza unica, permettendo di immergersi nella bellezza artistica e nei misteri esoterici di uno dei luoghi più affascinanti di Napoli. Per ulteriori informazioni su orari, biglietti e eventi speciali, è possibile visitare il sito ufficiale della Cappella Sansevero.

Non perdete l’occasione di esplorare questo gioiello del barocco napoletano, un luogo dove arte, storia e mistero si fondono in un’esperienza indimenticabile. La Cappella Sansevero vi aspetta per svelarvi i suoi segreti e regalarvi emozioni uniche.

Dettagli Architettonici e Progetto Iconografico

Architettura e Decorazione

La facciata della Cappella Sansevero, che si affaccia sulla stretta via Francesco de Sanctis, è semplice e austera, tipica delle costruzioni del XVII secolo. All’interno, la cappella presenta una pianta rettangolare con una sola navata e otto cappelle laterali, quattro per lato. Il soffitto è costituito da una volta a botte completamente affrescata, mentre al centro della navata si trova una tribuna sopraelevata, accessibile tramite una porta laterale.

Volta Affrescata: Gloria del Paradiso

La volta della cappella è decorata con l’affresco della Gloria del Paradiso, opera di Francesco Maria Russo. Realizzato nel 1749, questo affresco è noto per la vivacità dei colori, ottenuti grazie a una tecnica inventata dal principe Raimondo di Sangro. L’affresco rappresenta la colomba dello Spirito Santo circondata da figure angeliche e architetture che sembrano proseguire la decorazione delle finestre.

Progetto Iconografico

Il progetto iconografico della Cappella Sansevero è stato attentamente studiato dal principe Raimondo di Sangro, che ha commissionato le opere a celebri artisti dell’epoca. Le statue delle Virtù, disposte lungo i pilastri della cappella, rappresentano le qualità morali e spirituali della famiglia di Sangro. Ogni Virtù è dedicata a un membro della famiglia e incarna un percorso di perfezionamento spirituale, simile a quello degli iniziati alla massoneria.

Statue delle Virtù

Tra le statue più significative troviamo:

  • Liberalità, di Francesco Queirolo, rappresenta una figura femminile con una cornucopia e un’aquila, simboli di generosità e forza.
  • Pudicizia, di Antonio Corradini, raffigura una donna velata, simbolo di purezza e modestia, con un velo che aderisce perfettamente alle forme del corpo.
  • Disinganno, di Francesco Queirolo, mostra un uomo che si libera da una rete con l’aiuto di un angelo, simbolo di liberazione dai peccati.

Monumenti Funebri

I monumenti funebri all’interno della cappella sono dedicati ai membri della famiglia di Sangro, ciascuno con una propria simbologia e significato. Tra questi, il monumento a Giovan Francesco di Sangro e il monumento a Paolo di Sangro, che rappresentano i principi della casata in abiti e armature, circondati da decorazioni in marmi policromi.

Pavimento Labirintico

Uno degli elementi più enigmatici della cappella era il pavimento labirintico, progettato da Raimondo di Sangro. Questo pavimento, oggi perduto, era costituito da un intarsio marmoreo bianco e nero che formava un labirinto, simbolo del cammino spirituale dell’iniziato alla conoscenza. Dopo il crollo del 1889, il pavimento è stato sostituito da una pavimentazione in cotto napoletano, ma alcuni frammenti originali sono ancora visibili nella sacrestia.

Eventi e Utilizzo Contemporaneo

Oltre a essere un museo, la Cappella Sansevero ospita eventi culturali e artistici. Tra le iniziative recenti, la rassegna MeravigliArti ha portato eventi di letteratura, musica e teatro all’interno della cappella. Nel 2013, la cappella è stata riconosciuta come il museo italiano più apprezzato su TripAdvisor, superando i Musei Vaticani e la Galleria degli Uffizi.

Visita alla Cappella Sansevero

Visitare la Cappella Sansevero significa immergersi in un viaggio tra arte, storia e mistero. Ogni scultura, affresco e dettaglio architettonico racconta una storia, riflettendo la visione e il genio del principe Raimondo di Sangro. La cappella è aperta ai visitatori tutto l’anno, offrendo un’esperienza unica per gli amanti dell’arte e della cultura.

Per ulteriori informazioni su orari di apertura, biglietti e eventi speciali, è possibile consultare il sito ufficiale della Cappella Sansevero. Non perdete l’opportunità di scoprire uno dei gioielli più affascinanti del barocco napoletano e di lasciarvi incantare dalle sue meraviglie artistiche. La Cappella Sansevero vi aspetta per un’esperienza indimenticabile.

La Cappella Sansevero è ricca di simboli massonici, riflettendo l’interesse e la partecipazione di Raimondo di Sangro alla massoneria. Di seguito, vengono descritti i principali simboli massonici presenti nella cappella e il loro significato:

1. Pavimento Labirintico

Il pavimento labirintico originario della cappella, progettato da Raimondo di Sangro, rappresentava il percorso iniziatico e spirituale dell’uomo. Il labirinto è un simbolo massonico del cammino complesso e pieno di ostacoli che conduce alla conoscenza e alla saggezza.

2. Statue delle Virtù

Pudicizia

  • Velata Iside: La statua della Pudicizia, con il suo velo trasparente, allude alla dea egizia Iside, simbolo di conoscenza e mistero. Il riferimento a Iside è tipico della simbologia massonica, che spesso richiama le antiche divinità egizie come custodi di segreti esoterici.

Disinganno

  • Rete: La rete da cui l’uomo si libera con l’aiuto di un angelo rappresenta la liberazione dai vincoli dell’ignoranza e del peccato, un tema centrale nel percorso iniziatico massonico.
  • Globo e Bibbia: Il globo ai piedi dell’uomo simboleggia il mondo materiale, mentre la Bibbia rappresenta la guida spirituale e morale. L’unione di questi simboli sottolinea l’importanza di bilanciare la conoscenza materiale con quella spirituale.

Sincerità

  • Caduceo: Il caduceo, un bastone alato intrecciato da due serpenti, è un simbolo di pace e di equilibrio. In alchimia, rappresenta l’unione degli opposti (zolfo e mercurio) e la trasmutazione, concetti fondamentali nella filosofia massonica.

Soavità del Giogo Coniugale

  • Pellicano: Il pellicano, che si sacrifica per nutrire i suoi piccoli, è un simbolo di carità e amore disinteressato, nonché di sacrificio e rinascita, temi cari alla simbologia massonica.

3. Monumento a Cecco de’ Sangro

  • Risurrezione: La figura di Cecco de’ Sangro che emerge dalla bara simboleggia la risurrezione e il superamento della morte, un riferimento al rito massonico della “seconda nascita” o rinascita spirituale.

4. Simbologia dei Colori e della Geometria

  • Marmi policromi: I colori e le forme geometriche presenti nei marmi della cappella non sono casuali. I colori nero e bianco, ad esempio, rappresentano la dualità e l’equilibrio tra luce e oscurità, bene e male, concetti essenziali nella filosofia massonica.
  • Cornicione e Volta: Il cornicione che percorre l’intera lunghezza della cappella, realizzato con un mastice ideato dal principe Raimondo, è un esempio dell’ingegno e dell’abilità artigianale, valori altamente apprezzati nella tradizione massonica.

5. Affreschi e Decorazioni

  • Gloria del Paradiso: L’affresco della volta, pur essendo un’opera religiosa, contiene elementi di architettura e prospettiva che riflettono l’armonia e la perfezione, principi fondamentali nell’estetica massonica.
  • Medaglioni con i Santi: I medaglioni raffiguranti i santi protettori del casato sono disposti in modo da creare una sorta di protezione spirituale e guida morale, simili ai guardiani e ai simboli protettivi utilizzati nei rituali massonici.

6. Cavea Sotterranea

  • Cristo Velato: Originariamente, Raimondo di Sangro voleva collocare il Cristo velato nella cavea sotterranea, illuminato da lampade perpetue. Questo spazio ipogeo, progettato come un tempietto ovale, riflette l’idea di un luogo sacro e segreto, destinato alla meditazione e alla riflessione, caratteristiche tipiche dei templi massonici.

7. Monumento Funebre di Raimondo di Sangro

  • Decorazioni e Armi: Il monumento funebre di Raimondo di Sangro, con armi, libri e strumenti scientifici, celebra non solo le sue imprese militari e scientifiche ma anche il suo ruolo di “maestro” e guida, un riferimento alla figura del Maestro Massone.

In sintesi, la Cappella Sansevero è un vero e proprio scrigno di simboli massonici, dove ogni dettaglio artistico e architettonico è carico di significati esoterici e riflette la profonda conoscenza e l’interesse di Raimondo di Sangro per la filosofia e i riti della massoneria.

Ufficio
Italia —
Via Toledo, 265
Napoli, NA 80132

L’iniziativa propone la realizzazione nel comune di NAPOLI (NA) di un progetto riguardante Servizi di divulgazione culturale per sostenere e incrementare l’interesse e la conoscenza del Centro Storico di Napoli.

SOSTEGNO FINANZIARIO RICEVUTO DALL’UNIONE EUROPEA: € 198.962,10 a titolo di contributo a fondo perduto
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