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progetto, drammaturgia e regia
Roberto Maria Azzurro
al pianoforte
Tom Tea
CORTI DI TEATRO AL TRAMONTO
Nel 1925 il conte Boniface de Castellane pubblicò a Parigi L’ARTE DI ESSERE POVERO, un libro di memorie che prendeva l’avvio dal divorzio dall’ereditiera americana Anna Gould. Considerato tra gli uomini più eleganti del suo tempo, dilapidò le ricchezze della moglie per comprare abiti di lusso, oggetti d’antiquariato, cavalli e castelli, e per costruire quel Palais Rose dove il “Re di Parigi” dette feste che sarebbero rimaste nella storia della Belle Époque. Eppure, dietro la maschera del dandy, c’era in Bonì una mente lucidissima. Viaggiatore, collezionista, mercante d’arte, Boni fu anche un politico acuto e vivace. E dunque, mentre il pianoforte contrappunterà tutta la spettacolare conferenza, storicizzando le epoche con un repertorio che esplode tra Chopin e Bach, tra Dvorak e Mozart, ecco che si spengono le luci e, in abito da sera, come un attore di un immaginario circo/cabaret, appare Marie Ernest Boniface Conte de Castellane, passato alla storia come Bonì le roi de Paris. E in questa immaginaria conferenza-spettacolo ripercorre la sua vita dorata e quindi il tempo della crisi, che va vissuto – ci dice – tenendo a mente le semplici regole de L’ARTE DI ESSERE POVERO: perché se nascere ricchi è una fortuna, solo essere poveri può diventare un’arte.
INTERO: € 5,00
RIDOTTO UNDER 25 E OVER 65: € 3,00
Biglietteria fisica la sera dello spettacolo dalle ore 18:00