Descrizione
Un Uomo, una Rivolta,
un Destino
Masaniello
Napoli è sempre stata una città di
resistenza. Emblema di questa indole è
Masaniello, al secolo Tommaso Aniello
d’Amalfi (1620-1647), un uomo del
popolo che divenne simbolo di ribellione
contro l’oppressione fiscale imposta dal
dominio spagnolo.
Non era un aristocratico né un militare,
ma un pescivendolo con una capacità
straordinaria di leggere il malcontento
della gente e trasformarlo in azione.
Con astuzia e determinazione, riuscì a
organizzare una rivolta quasi perfetta,
incarnando quella tipica intelligenza
popolare che da sempre
contraddistingue Napoli: l’arte di
cavarsela anche senza mezzi, di trovare
soluzioni inaspettate ai problemi. Ma lui
agisce con il cuore più che con la
ragione. Acclamato come un eroe, poi
tradito dai suoi, impazzisce e muore in
modo violento.
Il popolo prima lo esalta, poi lo
abbandona, infine ne piange la morte.
Ma come sempre accade, Napoli non
dimentica. Masaniello muore, e diventa
leggenda. Masaniello, pur essendo un
ribelle fallito, diventa nel tempo un
simbolo di libertà, come se la città
avesse bisogno di eroi sconfitti per
raccontare la propria storia.
Masaniello non è solo un personaggio
storico, ma il riflesso stesso della città,
con le sue grandezze e contraddizioni.
Un uomo del popolo che si fa re per un
attimo e poi scompare, lasciando dietro
di sé una storia destinata a durare nei
secoli. Napoli è proprio così: geniale,
impulsiva, teatrale, tragica e
immortale.
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