L’attenzione verso le persone con disabilità da parte di musei ed enti culturali non rappresenta solo un segno di civiltà, ma anche un’opportunità di business significativa.
Nonostante non si pensi subito ai floridi business legati all’innovazione digitale quando si tratta di cultura e disabilità, va considerato che in Italia le persone con disabilità sono quasi 13 milioni, secondo i dati dell’ISTAT (sito “Disabilità In Cifre”).
Considerando anche che molte di queste persone viaggiano frequentemente accompagnate, il pubblico potenziale è notevolmente ampio.
Questo pubblico non solo ha il diritto garantito dall’accesso a spazi culturali come teatri, musei, biblioteche e servizi turistici, ma anche, nei limiti del possibile, a monumenti e siti di rilevanza culturale nazionale, come stabilito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2009, ma sopratutto, manifesta un forte desiderio di frequentare attivamente la vita culturale.